Non sappiamo cosa accadrà quest’estate.
Anche chi ne ha una vaga idea deve ammettere che si tratta di una scommessa, fatta nell’illusione di essere in grado di programmare il proprio futuro.
Nonostante l’incertezza, la stanchezza e una rabbia latente che sta maturando in noi contro un male ingiusto, spietato ed estenuante, io e una ciurma di coraggiosi svitati abbiamo deciso di scegliere comunque una data, di definire un programma, di coinvolgere associazioni e persone.
Questa ciurma così disillusa eppure ottimista, sognatrice ma pragmatica, si è unita nell’Associazione di Promozione Sociale Oltre. Chiamarci soci e chiamarmi presidente ancora ci pare strano, quasi ironico. Eppure, siamo prossimi alla tappa zero (ci piace chiamarla così perché non vogliamo assumerci la responsabilità di dire “uno”) di un percorso intrapreso più di un anno fa, sognando un evento nuovo, inclusivo e diverso nella nostra città, Sanremo.
Abbiamo iniziato senza fondi, senza esperienza, senza competenza. Stiamo conquistando tutto ciò insieme, cammin facendo. Compirò qualche passo indietro per raccontare la nostra relativamente breve ma coraggiosa storia, nonché la genesi di Scambi, il festival dell’incontro.
Il mio nome è Tommi, sono un saltellante entusiasta dall’allegria coinvolgente, a mia volta facilmente contagiabile dall’energia che mi circonda. A settembre 2017, già carico e felice perché di ritorno da una Teen Parade pazzesca, arrivando al Festival della Comunicazione di Camogli sono rimasto innamorato della sua unica, indescrivibile e magica atmosfera, nonché dei suoi ospiti e di quanto facilmente si potesse chiacchierare con loro.
Tornato a casa, non ho saputo resistere e ho cominciato ad immaginare un Festival della Comunicazione anche a Sanremo, ma la mia idea inevitabilmente divenne una fusione di elementi caratteristici dei diversi festival italiani a cui ho avuto la fortuna di partecipare e lavorare.
Al Festival della Comunicazione 2019 portai con me Anna, la feci ubriacare di emozioni e stimoli e la convinsi a lavorare con me. Nei mesi successivi, da tutta Italia si unirono le persone straordinarie che sono adesso parte dell’APS Oltre. Saranno loro stessi a raccontare la loro storia e il loro contributo al festival nei prossimi articoli, sul nostro blog.
Nel corso del lockdown del 2020, speranzosi di poter inaugurare la prima edizione di Scambi nell’estate 2020, ci sentimmo spesso e cominciammo a fare sul serio, pensando ad ospiti, contenuti, modalità. Fino a poco tempo fa, ci fu impossibile rispondere ad una domanda cruciale:
cosa ci rende unici?
O meglio:
qual è il particolare nello stile di Scambi che lo distingue da tutti gli altri eventi in Italia?
Avevamo già deciso che il nostro tema centrale, almeno per la prima edizione (indipendentemente dalla pandemia) sarebbe stato l’incontro; abbiamo dunque esplorato tutte le sue declinazioni, concludendo che la nostra identità sarebbe stata nell’interazione, nello scambio, nell’orizzontalità.
Il festival che stiamo facendo crescere non è un evento di personaggi, ma di persone, dialogo, laboratori. Chi vorrà partecipare non sarà un mero spettatore, ma sarà spinto ad interagire e mettersi in discussione, scoprire l’altro partendo dallo scoprire sé stesso.
Dopo tanto lavoro siamo orgogliosi di aver trovato l’immagine che ci rappresenta e, se il nostro stile è definito e chiaro, da ora la nostra sfida è quella di proporre un’esperienza potente, totalizzante ed unica.
A stento trattengo l’inarrestabile desiderio di raccontarvi i laboratori speciali che stiamo sviluppando, che affronteranno il tema dell’incontro tramite la fisica delle particelle, danza occitana, la distillazione della birra, le migrazioni, l’etica nel mondo digitale e non solo. Tuttavia, mi fanno notare che, oltre ad essere prolisso, come in tutti i racconti che si rispettano, dovrei creare anche una certa suspence. Perciò qui, nel corso dei prossimi mesi, ognuno di noi proseguirà questa storia, aggiungendo un tassello alla settimana per portarvi, emozionati e impazienti come noi, al 26 agosto 2021, quando Scambi avrà inizio.
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