Viviamo circondati dall’informazione. Ogni giorno siamo bombardati da notizie di ogni genere, nelle nostre chat e nei nostri Direct troviamo video, foto, e meme. Siamo capaci di leggere una notizia online sull’ennesimo bombardamento in Siria, per poi passare a video di gatti che si spaventano davanti ad un cetriolo. Il nostro dito corre quasi due maratone all’anno sullo schermo dei nostri dispositivi, che sono ormai diventati parte integrante delle nostre vite.
Se in passato l’informazione era riservata a “pochi” ora è dominio di tutti: basta ricercare qualsiasi cosa sulla grande G per sentirsi padroni della conoscenza. Non sai che medicinale prendere per il mal di testa? Internet ha la risposta che fa per te. I dispositivi elettronici hanno quasi sostituito i giornali, ormai in mano ai nostalgici o agli amanti della carta.
Avere libero accesso ad ogni forma di conoscenza e di informazione è bellissimo, penserete voi. Non serve più andare in biblioteca, prendere una delle tante pesanti enciclopedie e condurre lunghe ricerche su ciò che si vuole sapere, poiché lo si può fare comodamente seduti sul divano. Ma se vi dicessi che non tutto quello che leggete è vero?
Sui social e su internet girano moltissime fake news, spesso condivise da migliaia di utenti, che contribuiscono a farle circolare per mesi o, addirittura, per anni. Vi faccio un esempio: molti di voi avranno sentito la notizia dei letti di cartone nel villaggio olimpico di Tokyo, progettati per sopportare il peso di una singola persona e predisposti a rompersi con un peso maggiore rispetto a quello indicato. Si credeva fossero stati ideati per evitare contatti, data la situazione pandemica. Ebbene, si trattava una fake news, smentita da un atleta che ha messo alla prova i letti, saltandoci sopra. Basta poco per costruire una notizia falsa, ma è necessario, invece, moltissimo tempo per smentirla. Per fare ciò, infatti, bisogna conoscere, informarsi e fare ricerche, ma tutto questo sembra richiedere fin troppo tempo in una società dove tutto corre. Quotidianamente incontriamo e ci scontriamo con notizie di ogni tipo, ed è per questo che è così fondamentale possedere i giusti strumenti per informarsi.
Avendo in mente proprio questo obiettivo, durante Scambi 2021 abbiamo invitato il CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze, ovvero un’associazione di promozione sociale, scientifica ed educativa, che promuove un’indagine scientifica e critica nei confronti delle pseudoscienze, del paranormale, dei misteri e dell’insolito. Il CICAP nasce nel 1989 per iniziativa di Piero Angela e un gruppo di scienziati. Lo scopo è quello di realizzare un’opera di informazione ed educazione sui temi del paranormale, dagli astrologi fino ai guaritori, favorendo così la diffusione di uno spirito critico, basato sull’evidenza e sul metodo scientifico.
Durante il laboratorio La malinformazione i partecipanti, divisi in squadre, sotto la guida di Sofia Lincos, coordinatrice del CICAP Cuneo, Luca Antonelli e Andrea Ballario, membri del Cicap Cuneo, hanno potuto mettersi alla prova analizzando alcune notizie di diversi contesti, dovendo decretare se queste fossero false o meno. Le sorprese non sono state poche e scoprire l’infondatezza di una notizia ritenuta vera ha suscitato non poco stupore. Il lavoro di squadra è stato essenziale, ma cosa fare quando ci si ritrova da soli? La malinformazione può essere pericolosa, ed è per questo che è così importante saper distinguere le notizie vere da quelle false, sapersi informare, scegliere le fonti giuste e guidare chi si è perso nel buio della cattiva informazione verso la verità.
La missione del CICAP:
Esploriamo i misteri (indagini) per raccontare la scienza (educazione e informazione).
La prossima volta che vi troverete davanti ad una notizia di dubbia provenienza, o quando dovrete svolgere le vostre ricerche, fatevi sempre domande, siate curiosi e utilizzate le giuste fonti.
Ricordate il prezioso fondamento del CICAP:
Il
valore dei fatti, ovvero la necessità che le diverse affermazioni, teorie e ipotesi di spiegazione che vengono immesse nel dibattito pubblico siano adeguatamente supportate da evidenze che le sostengono.
Questo articolo è parte di una serie di “Cartoline” che racconteranno i laboratori di Scambi 2021. Se vuoi saperne di più e rimanere aggiornato, segui il nostro Blog e le nostre pagine social, oppure scrivici!